Prendi monopattino, metti monopattino, togli monopattino

monopattino giallo e nero su sfondo giallo e grigio

Il monopattino è sulla “buona strada” per diventare la nuova storia infinita, fra città che lo aboliscono e città che lo regolamentano, ma chi ha ragione?

Come spesso accade, non si tratta di essere nel torto o nella ragione, ma di comprendere i benefici e le controindicazioni che derivano dall’utilizzo dei monopattini elettrici.

Infatti, se a Parigi è stata sancita la rimozione dei monopattini elettrici mediante referendum cittadino, creando “disagio” a ben 15 mila mezzi di locomozione, in Italia si stanno gradualmente diffondendo, come dimostrato, purtroppo, anche dall’aumento del numero di incidenti rispetto all’anno precedente (+77,8% per un totale di 16 decessi).

Secondo il focus sulla mobilità sostenibile dell’Osservatorio Findomestic, il 61% degli intervistati possiede almeno una bicicletta e il 7% un monopattino elettrico, ma solo uno su quattro li usa 3/4 volte alla settimana. E’ interessante anche notare che quasi 8 persone su 10 tra chi utilizza il monopattino, preferisce ricorrere al noleggio, rinunciando all’acquisto. Un dato in contrasto con quello rilevato in merito alla mobilità sul bicicletta: in questo ultimo caso, infatti, solo il 28% di chi si sposta in bici, ha provato una e-bike.

In alcuni stati, tra cui l’Italia, la Francia e la Germania, si sta legiferando l’uso del monopattino tra targa, casco e assicurazione, mentre altri non hanno ancora istituito il limite di velocità, come l’Ungheria.

Tornando in Italia, chi verrà sorpreso a circolare senza i documenti necessari riceverà una multa fino 400 euro. Persino l’assenza o il malfunzionamento delle frecce e dell’indicatore luminoso del freno comportano una sanzione tra i 200 e gli 800 euro.

Inoltre, i gestori dei servizi di sharing dovranno installare un sistema bloccante che impedirà ai monopattini di uscire dalle zone consentite, come centri città e piste ciclabili (off-limits in Olanda). Un’altra novità è il divieto assoluto di circolazione contromano.

Studi a parte, è sicuro che il monopattino rappresenti un degno alleato dell’ambiente e della qualità dell’aria, in sostituzione di mezzi più pesanti come auto e taxi. La ricarica del monopattino elettrico richiede poca energia e, per tale motivo, potrebbe essere definito più “green” di molti altri mezzi di trasporto. Sempreché non sia lasciato incustodito nei luoghi più inconsulti ed impensabili.

Come affermato da Jerome Gaillardet dell’Institut de physique du globe di Parigi, “mancano studi su come queste batterie si corrodono quando abbandonate nell’ambiente, dal momento che metalli come il nichel, il piombo e il mercurio, ancorché impiegati in quantità contenute, sono i più pericolosi per l’ambiente”.

E poi si accende un immenso campanello d’allarme quando il mono-pattino diventa un “duo-pattino”.

E consideriamo che il conducente del monopattino si ferisce per la quasi totalità delle volte (92%).

Ad ogni modo, è da sottolineare l’utilità ambientale e la facilità di abbinamento con altri mezzi pubblici per la soluzione del c.d. “problema dell’ultimo miglio”, e, nondimeno, la convenienza economica rispetto ad altri mezzi di trasporto, come la bici elettrica.

Play for the Planet