Il ruolo dell’edilizia sostenibile nella neutralità climatica

Edilizia sostenibile rappresentata dal bosco verticale a Milano

In un mondo sempre più consapevole dell’importanza della sostenibilità, l’edilizia sostenibile o bioedilizia, rappresenta una sfida e un’opportunità per creare ambienti più sani, efficienti e armoniosi per le generazioni future.

Rispetto all’edilizia sostenibile, l’edilizia tradizionale ha un impatto significativo sull’ambiente, sia in termini di consumo di risorse naturali che di emissioni di gas serra. In Italia, secondo l’ENEA, i consumi energetici degli edifici costituiscono una parte significativa del totale di energia utilizzata. Nello specifico, rappresentano il 40% del consumo complessivo, e di questa percentuale, ben il 70% riguarda gli edifici residenziali. 

Le fonti di consumo energetico sono principalmente la climatizzazione, l’utilizzo di apparecchiature elettriche e l’illuminazione. L’uso improprio degli elettrodomestici può comportare un notevole spreco energetico, come lasciare gli apparecchi in standby o utilizzarli in modo inefficiente.

Proprio al fine di limitare le emissioni climalteranti, il 7 dicembre 2023, il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo storico sulla proposta di revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia.  Questo accordo, noto anche come “Pronti per il 55%”, rappresenta un passo significativo verso un futuro più sostenibile. La direttiva stabilisce requisiti di prestazione energetica nuovi e più ambiziosi per gli edifici di nuova costruzione e ristrutturati nell’UE. L’obiettivo principale è far sì che tutti gli edifici nuovi siano a emissioni zero entro il 2030 e che gli edifici esistenti diventino a emissioni zero entro il 2050.

L’accordo include la diffusione di impianti di energia solare adeguati negli edifici di nuova costruzione, negli edifici pubblici e in quelli non residenziali esistenti sottoposti a una ristrutturazione. Si prevede la graduale eliminazione delle caldaie a combustibili fossili, che saranno progressivamente sostituiti con soluzioni più sostenibili.

È un impegno concreto verso l’obiettivo dell’UE di conseguire la neutralità climatica entro il 2050.

Ma come progettare dunque un’urbanizzazione che tenga conto dei cambiamenti climatici, degli impatti e delle esigenze di chi questi luoghi li vive ogni giorno?

La bioedilizia è una disciplina che si occupa di progettare e realizzare edifici sostenibili, rispettosi dell’ambiente e della salute delle persone che li abitano, tenendo conto degli stili di vita degli utenti, cercando di soddisfare le loro esigenze di comfort, sicurezza, risparmio energetico e qualità estetica. 

Questa modalità di costruzione si basa su principi quali l’uso di materiali naturali o riciclati, la riduzione dell’impatto ambientale, la valorizzazione delle risorse locali, l’integrazione con il contesto e il paesaggio e la partecipazione degli abitanti al processo progettuale.

L’edilizia sostenibile offre una serie di vantaggi significativi per l’ambiente, la società e gli stessi proprietari degli edifici, come:

  • Migliore qualità dell’aria indoor grazie a sistemi di ventilazione avanzati e materiali a bassa emissione di sostanze tossiche; questo migliora la qualità dell’aria all’interno degli spazi abitativi e promuove la salute degli occupanti.
  • Riduzione degli sprechi di risorse favorendone l’uso responsabile, con materiali riciclati, legname certificato e sistemi di raccolta delle acque piovane contribuiscono a ridurre gli sprechi.
  • Questi edifici sono progettati per resistere meglio agli eventi climatici estremi come alluvioni, terremoti e tempeste, proteggendo gli occupanti e minimizzando danni materiali.

Tra i numerosi vantaggi della bioedilizia, c’è anche il raffrescamento delle città nelle calde estati, grazie all’uso di tetti verdi, di superfici riflettenti e di sistemi di ventilazione naturale.

Le certificazioni assicurano il rispetto dell’ambiente durante la costruzione degli edifici; tra queste, LEED, la più diffusa globalmente, valuta l’efficienza energetica, l’uso di materiali sostenibili e le pratiche ecologiche. ANAB identifica prodotti edili con basso impatto ambientale, mentre Natureplus promuove principi di edilizia rispettosa dell’uomo e dell’ambiente.

In tutto il mondo, diverse strutture architettoniche evidenziano la possibilità di coniugare design e sostenibilità. 

La Shanghai Tower, in Cina, oltre ad essere il secondo grattacielo più alto del mondo, con i suoi 128 piani e 632 metri di altezza, è anche un edificio eco-sostenibile che utilizza materiali riciclati e presenta turbine eoliche per coprire i suoi bisogni energetici.

The Edge ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, è considerato il più sostenibile ufficio al mondo, auto-producendo energia tramite pannelli solari e sistemi di raccolta dell’acqua piovana, utilizzando materiali ecologici e massimizzando l’illuminazione naturale.

Il Bosco Verticale a Milano, progettato da Stefano Boeri e inaugurato nel 2014, rappresenta uno dei grattacieli più innovativi al mondo. Grazie all’utilizzo di una struttura in legno Xlam, raggiunge un risparmio energetico fino al 90%, e ospita una vasta quantità di piante e alberi che contribuiscono alla purificazione dell’aria e all’isolamento termico. 

La Fiorita Passive House a Cesena è un edificio residenziale, costruito nel 2016, è il primo multi-appartamento in Italia ad ottenere la certificazione Passivhouse. Utilizza una struttura in legno Xlam e raggiunge un risparmio energetico fino al 90% grazie all’isolamento termico.

K19b a Milano, progettato dallo studio LPzR Architetti Associati, si trova nel centro storico di Milano; K19b, edificio “Near zero Energy Building” residenziale di sette piani, rivestito in legno di larice e pietra friulana, che si integra perfettamente tra gli edifici storici circostanti.

Questi esempi dimostrano che la sostenibilità può essere efficacemente integrata nell’architettura, contribuendo a un futuro più verde e rispettoso dell’ambiente.

L’edilizia sostenibile è quindi un’opportunità per l’ambiente e per la società, che può godere di spazi più vivibili, confortevoli, sicuri ed efficiente dal punto di vista energetico.

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