Inquinamento luminoso e illuminazione responsabile

Inquinamento luminoso all'interno di una grande città che pare infuocata dalla luce

L’inquinamento luminoso è quel fenomeno brillante che trasforma le nostre città in mini Las Vegas. Gli animali notturni si ritrovano a festeggiare sotto i riflettori quando preferirebbero un ambiente più intimo e buio, mentre le piante si confondono sul quando sia il momento giusto per svegliarsi o dormire.

La luce artificiale notturna, se non gestita correttamente, può creare inquinamento luminoso ed alterare i cicli naturali di luce e buio che sono fondamentali per la vita sulla Terra.

Gli effetti di questo eccesso di luce sono molteplici: 

  • disturba i modelli migratori degli uccelli, che si affidano alle stelle per navigare; 
  • può causare disorientamento nelle tartarughe marine neonate, che invece di dirigersi verso il mare, sono attratte dalle luci sulla terraferma; 
  • disturba l’orologio interno delle piante e la loro sincronizzazione con le stagioni.

In ambito umano, l’esposizione a luce artificiale intensa durante la notte può interferire con la produzione di melatonina, l’ormone che regola il sonno e mantiene il ritmo circadiano. 

Questo porta a disturbi del sonno e ad un aumento del rischio di sviluppare malattie croniche

Inoltre, l’inquinamento luminoso riduce la possibilità di osservare le stelle, privando le persone dell’esperienza del cielo notturno, che ha ispirato l’umanità per millenni. Alcuni studi suggeriscono un possibile legame tra l’esposizione prolungata alla luce artificiale di notte e un aumento del rischio di ictus, obesità, depressione e persino alcuni tipi di cancro.

Le lampadine a LED offrono numerosi vantaggi rispetto alle tradizionali lampade a incandescenza e alogene. 

Innanzitutto, sono molto più efficienti dal punto di vista energetico, con un risparmio stimato tra il 50% e il 70%. Alcune di queste possono durare fino a 100.000 ore, riducendo la necessità di sostituzioni frequenti.

Un altro vantaggio è che non producono calore come le lampadine a incandescenza, rendendole più sicure al tatto e meno soggette a deterioramento. Sono anche ecologiche, poiché non contengono sostanze tossiche come il mercurio e sono completamente riciclabili. Se ne trova una grande varietà di design, in diverse forme, dimensioni e colori. 

La luce emessa è priva di componenti infrarossi e ultravioletti, il che le rende ideali per illuminare oggetti sensibili come opere d’arte. Le tipologie dimmerabili permettono di regolare l’intensità luminosa, creando atmosfere diverse in casa.
Le versioni smart possono essere controllate da remoto tramite smartphone o assistenti vocali, grazie alla connessione Wi-Fi o Bluetooth.

Inoltre, le lampadine a LED sono robuste e resistenti agli urti e alle vibrazioni, ideali per ambienti soggetti a movimenti o impatti; non perdono intensità luminosa al freddo, rendendole adatte anche per l’illuminazione esterna.
Oltre a ciò, si accendono immediatamente senza tempi di attesa, offrendo una resa cromatica superiore e una luce più naturale e realistica.

Le normative sull’inquinamento luminoso sono spesso frammentarie, con leggi regionali che variano in base al territorio, ma esistono linee guida tecniche come la UNI 10819, che forniscono indicazioni per limitare la dispersione del flusso luminoso verso l’alto. 

Iniziative come la progettazione di Parchi del cielo scuro e la celebrazione di eventi come l‘Ora della Terra o M’illumino di meno aiutano a sensibilizzare le persone sull’importanza di preservare i cieli con la loro luminosità naturale e a promuovere pratiche di illuminazione più sostenibili. 

Per ridurre l’inquinamento luminoso a livello personale, si possono adottare diverse pratiche sostenibili: 

  • è importante valutare l’illuminazione esterna della propria abitazione, assicurandosi che le luci siano direzionate verso il basso
  • si possono installare sensori di movimento o timer che limitino l’uso delle luci solo quando necessario. 

E’ anche utile scegliere una tonalità di colore più calda per le lampadine, poiché le luci fredde si disperdono maggiormente in atmosfera, creando un bagliore disturbante ai nostri occhi e a quelli della fauna notturna.

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