Opere e strategie contro l’erosione costiera

Erosione costiera, con case vicinissime alla linea di costa, e il mare che si infrange sulle rocce

L’erosione costiera, quel fenomeno che fa scomparire le spiagge più velocemente di un gelato al sole! È come se il mare avesse deciso di ristrutturare senza chiedere permesso, portandosi via un po’ di terra ogni giorno. Ma non è tutto un gioco di natura; anche noi umani abbiamo messo lo zampino, costruendo qua e là senza pensare troppo alle conseguenze. 

L‘erosione costiera è influenzata da diversi fattori naturali, principalmente l’azione delle onde, delle correnti marine e degli eventi meteorologici. 

Le onde del mare infatti, generate da venti e tempeste, esercitano una forza continua sulle spiagge e sulle scogliere, erodendo lentamente le masse di terra. 

Le correnti marine, che si muovono sia orizzontalmente che verticalmente, trasportano sedimenti e contribuiscono alla perdita di suolo costiero.

Inoltre, fenomeni meteorologici estremi come uragani, tempeste tropicali e inondazioni possono accelerare significativamente l’erosione, causando danni immediati e sostanziali. 

Il cambiamento climatico aggrava ulteriormente la situazione, portando a un aumento del livello del mare e a un incremento della frequenza e dell’intensità di eventi meteorologici estremi; le barriere naturali che proteggono le terre dal mare, come le dune di sabbia e le scogliere, vengono erose, aumentando la vulnerabilità delle aree interne.


Questo processo è accelerato da fattori umani, come la costruzione di dighe sui fiumi, l’estrazione di sabbia dai letti fluviali vicini alle coste e l’estrazione di acqua dal sottosuolo che porta alla subsidenza costiera, e all’intrusione del cuneo salino

I modelli per la previsione dell’erosione costiera stanno diventando sempre più avanzati, grazie all’uso delle moderne tecnologie, come i dati satellitari e le simulazioni computerizzate. 

Negli Stati Uniti, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha rivelato che circa il 40% delle coste è attualmente soggetto a erosione. In alcune aree, i tassi di erosione variano dall’1% al 5% all’anno, evidenziando quanto sia diffuso e problematico il fenomeno. A livello globale, il livello del mare è aumentato di circa 3,3 millimetri all’anno negli ultimi 25 anni. 

Se le attuali tendenze di riscaldamento continuassero, le proiezioni indicano che il livello del mare potrebbe salire tra 0,3 e 1,2 metri entro la fine del secolo.

Questo cambiamento comporterebbe conseguenze drammatiche: secondo un rapporto del World Resources Institute, senza interventi adeguati, oltre 280 milioni di persone potrebbero trovarsi a vivere sotto il livello del mare entro la stessa data.

L’analisi dei dati satellitari e gli studi sul campo sono strumenti fondamentali per monitorare e comprendere le tendenze dell’erosione nelle diverse regioni. Questi metodi forniscono informazioni preziose sulla velocità e l’estensione dell’erosione, permettendo di identificare le aree più a rischio e di pianificare interventi adeguati.

La difesa costiera può essere realizzata attraverso vari interventi diretti:

  • Riduzione della risalita e della tracimazione delle onde: costruzione di barriere frangiflutti o dighe per dissipare l’energia delle onde e ridurre l’erosione
  • Sostegno del terreno retrostante: rafforzamento del terreno con muri di contenimento o palificate per prevenire frane
  • Protezione dall’erosione delle onde: installazione di scogliere artificiali o rivestimenti in pietra per assorbire l’energia delle onde
  • Rifornimento artificiale di sabbia: aggiunta di sabbia alla spiaggia per compensare la perdita di sedimenti e mantenere la larghezza della medesima.

Questi interventi sono spesso combinati ed integrati con misure di ingegneria naturale, come il ripristino delle mangrovie e la creazione di barriere coralline artificiali. 

Tuttavia, le opere di difesa costiera possono presentare diversi svantaggi:

  • L’alterazione del trasporto litoraneo, il processo naturale di movimento dei sedimenti lungo la costa, aggravando l’erosione in altri tratti di costa
  • Possono ostacolare la libera propagazione delle onde, modificando le dinamiche naturali del moto ondoso e danneggiando gli ecosistemi marini locali
  • Impatto visivo con alterazione della morfologia costiera e l’aspetto del paesaggio
  • Distruzione di habitat naturali, come dune e zone umide, essenziali per la biodiversità e per la protezione delle coste stesse
  • Investimenti economici significativi, sia per la realizzazione iniziale sia per la manutenzione nel tempo.

Con un impegno collettivo ed il giusto equilibrio, possiamo sviluppare strategie sostenibili per preservare le nostre preziose coste, proteggendo così la biodiversità e sostenendo le comunità che dipendono da questi ambienti unici.

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