Bitcoin sta facendo girare la testa agli investitori, ma anche ai contatori di energia elettrica! Mentre i miner scavano per trovare oro digitale, il pianeta spera che trovino anche un po’ di energia rinnovabile!
- Cosa sono i Bitcoin?
- Impatto ambientale del mining
- Iniziative per la sostenibilità delle criptovalute
Cosa sono i Bitcoin?
Nato nel 2009 come la prima criptovaluta, forse anche la più conosciuta, Bitcoin ha rivoluzionato il modo in cui pensiamo al denaro e alle transazioni finanziarie.
Questo è un sistema di pagamento digitale innovativo che consente transazioni dirette tra persone senza intermediari, rendendo le transazioni online veloci, economiche e sicure.
Con la sua tecnologia basata sulla blockchain, offre un sistema alternativo alle istituzioni tradizionali. La blockchain è come un grande libro digitale condiviso che registra le transazioni in blocchi collegati tra loro in una catena.
Le transazioni sono visibili a tutti i partecipanti della rete, garantendo un alto livello di trasparenza.
Tuttavia, ci sono anche dei rischi associati a questa valuta, come la volatilità del prezzo, la perdita del ‘portafoglio’ nel caso di smarrimento delle password, incertezza normativa ed attività illegali.
Impatto ambientale del mining
Il mining è il processo attraverso il quale nuove monete vengono generate e le transazioni vengono verificate sulla blockchain. Il processo richiede computer potenti che risolvono complessi problemi matematici.
Questi computer, noti come nodi, devono essere sempre operativi e richiedono una grande quantità di energia per funzionare e per il raffreddamento dei computer stessi.
Il consumo energetico del mining è dunque enorme.
Nel maggio 2023, il consumo annuale di energia elettrica globale per il mining di Bitcoin è stato di circa 95,58 terawattora.
Ciò è paragonabile al consumo energetico annuale di un paese come il Belgio.
Questi consumi energetici sollevano preoccupazioni significative riguardo alla sostenibilità.
L’impatto ambientale del mining di Bitcoin è dovuto principalmente all’uso intensivo di energia elettrica, spesso proveniente da fonti non rinnovabili.
Questo contribuisce alle emissioni di gas serra e all’inquinamento atmosferico. Inoltre, il rapido ciclo di obsolescenza dell’hardware utilizzato per il mining genera una quantità significativa di rifiuti elettronici.
Iniziative per la sostenibilità delle criptovalute
Secondo il Bitcoin ESG Forecast, l’attività di mining di Bitcoin svolta mediante l’impiego di energia sostenibile ha raggiunto un nuovo massimo storico del 54,5% nel 2023.
Alcune mining farm stanno passando a fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare e idroelettrica, per ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, ci sono sforzi per migliorare l’efficienza energetica degli hardware utilizzati nel mining.
Esistono altre criptovalute, come ad esempio Ethereum che utilizza sistemi di mining tecnicamente differenti e in evoluzione, dichiaratamente meno energivori, ma non sempre facilmente comparabili.
È importante notare che anche i sistemi monetari tradizionali hanno un impatto ambientale significativo. La produzione di monete e banconote, il loro trasporto, e il funzionamento delle banche e delle infrastrutture finanziarie richiedono una grande quantità di energia.
Secondo il World Payment Report del 2019, l’estrazione del rame e dello stagno e il loro processo di trasformazione rappresentano il 29% dell’impatto ambientale della valuta fisica. Il 31% è dovuto al trasporto del denaro nei vari punti di approvvigionamento, come le banche, mentre il 24% è attribuibile al funzionamento dei Bancomat.
Pertanto, un approccio equilibrato e consapevole è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale complessivo delle nostre transazioni finanziarie.
Play for the planet!