Il Bilancio di Sostenibilità è come una pagella scolastica per le aziende: mostra quanto sono brave a prendersi cura del pianeta e delle persone. Le organizzazioni che adottano pratiche sostenibili non solo contribuiscono positivamente all’ambiente e alla società, ma guadagnano anche fiducia e prestigio tra investitori e clienti.
Cos’è il Bilancio di Sostenibilità?
Il Bilancio di Sostenibilità è un documento di rendicontazione aziendale che comunica le performance ambientali, sociali e di governance di un’impresa, evidenziando i progressi effettuati in questi ambiti.
I dati sono elaborati attraverso l’ausilio dei 3 criteri ESG (Environment, Social, Governance), un insieme di standard utili a misurare la sostenibilità.
Il primo criterio valuta come un’azienda gestisce le sue responsabilità ambientali; include aspetti come l’uso delle risorse naturali, le emissioni di gas serra, la gestione dei rifiuti ma anche l’uso delle risorse energetiche.
Il criterio sociale esamina l’impatto sociale dell’azienda, considerando le pratiche lavorative, i diritti umani, la diversità e l’inclusione, la salute e la sicurezza dei dipendenti, e le relazioni con le comunità locali.
Il criterio della governance riguarda la struttura di governo aziendale e la trasparenza; include la composizione del consiglio di amministrazione, le politiche di remunerazione, l’etica aziendale, la trasparenza nelle decisioni e il rispetto dei diritti degli azionisti.
Norme di riferimento
La Direttiva del 2022, conosciuta come Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), ha esteso gli obblighi di rendicontazione a tutte le grandi imprese e alle PMI quotate.
A partire dal 2024, il bilancio di sostenibilità diventa obbligatorio per tutte le aziende dell’Unione Europea con più di 500 dipendenti.
In Italia, dal 2025 sono coinvolte tutte le grandi imprese con almeno 250 dipendenti e 25 milioni di euro di stato patrimoniale o 50 milioni di ricavi netti.
Dal 2029, infine, saranno obbligate alla rendicontazione anche tutte le società figlie o succursali di società estere, anche extra-europee, che registrino ricavi netti superiori a 150 milioni di euro.
Tuttavia, molte piccole e medie imprese (PMI) scelgono volontariamente di redigere il bilancio di sostenibilità per dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e migliorare la loro reputazione tra clienti e investitori.
La certificazione del bilancio di sostenibilità è infine effettuata da revisori indipendenti, che valutano la veridicità e la completezza dei dati riportati, garantendo che le informazioni siano accurate e affidabili.
Da ricordare che “Report di sostenibilità” e “Bilancio di sostenibilità” non sono la stessa cosa. Il bilancio è infatti una versione più completa e strutturata del report di sostenibilità.
Tendenze sulla sostenibilità aziendale
Questo nuovo approccio analitico offre numerosi benefici alle aziende, tra cui il miglioramento della reputazione, l’attrazione di investitori e la gestione dei rischi.
Aziende solide come Enel, Moncler e Prysmian Group hanno implementato con successo i loro bilanci di sostenibilità negli anni dimostrando che essa può coesistere con la redditività.
Le imprese devono affrontare impegni, come la raccolta di dati accurati, la trasparenza e l’integrazione delle pratiche di sostenibilità nei processi aziendali.
È poi importante monitorare le performance e impostare sistemi di controllo con un impegno continuo economico e di politiche aziendali verso questi temi.
Guardando al futuro, le tendenze nel campo della sostenibilità aziendale indicano un crescente ruolo delle tecnologie emergenti e dei modelli economici circolari, che trasformeranno profondamente anche le strategie manageriali.
Play for the planet!