I funghi sono gli unici ‘agricoltori’ che lavorano sottoterra: mentre noi li coltiviamo, loro coltivano simbiosi con le radici delle piante!
- Funghi edibili: dalla raccolta alla coltivazione
- Metodi di coltivazione e substrati
- Gestione ambientale e fasi di crescita
Funghi edibili: dalla raccolta alla coltivazione
La raccolta di funghi è una tradizione antichissima, che risale addirittura alla preistoria! Ai tempi, si trovavano solo in natura, niente coltivazione.
La coltivazione vera e propria è partita in Occidente solo nel XVII secolo, grazie alla scoperta dell’Agaricus bisporus, il classico fungo champignon. Da lì, nel XIX secolo, è arrivato anche negli Stati Uniti.
Oggi la coltivazione dei funghi è super avanzata. I tartufi, per esempio, si coltivano dal 1972, ma ci vuole una pazienza infinita: fino a 10 anni per raccoglierli!
Però i funghi non sono solo buoni, fanno anche bene: sono pieni di proteine, vitamine e minerali, ma hanno pochissime calorie e zero colesterolo. Alcuni hanno anche proprietà medicinali, con potenziali effetti antitumorali e neuroprotettivi, e aiutano il sistema immunitario.
Dal punto di vista economico, poi, sono una miniera d’oro: creare un’attività legata ai funghi può essere super redditizia, e anche sostenibile! Si possono coltivare usando rifiuti agricoli e in spazi ridotti. Inoltre, con tutte le specie disponibili e le tecniche di coltivazione sempre più innovative, il settore continua a evolversi e offrire nuove opportunità.
Metodi di coltivazione e substrati
Coltivare funghi è più semplice di quanto si pensi, basta scegliere il metodo giusto in base alla specie e alle condizioni ambientali!
Sui tronchi: perfetto per funghi come shiitake e reishi! Si prendono tronchi di legno duro, si inoculano con il micelio e si lasciano riposare in un ambiente umido e ombreggiato. Il micelio colonizza il legno lentamente, e dopo un po’ di pazienza (12-24 mesi), ecco che spuntano i funghi! È un metodo antico e super sostenibile, perché sfrutta la naturale decomposizione del legno per creare una nuova fonte di cibo.
In sacchi o substrati pastorizzati: se vuoi risultati più veloci, questa tecnica fa al caso tuo! Perfetta per funghi ostrica e criniera di leone, prevede l’uso di paglia, segatura o fondi di caffè, che vengono sterilizzati per eliminare microrganismi indesiderati.
Dopo aver aggiunto il micelio, i sacchi vanno sistemati in ambienti controllati con temperatura e umidità ideali. In poche settimane si ottengono raccolti abbondanti! Ottima soluzione per chi ha poco spazio, anche in città.
Su lettiera: Il metodo classico per gli champignon! Si utilizza un mix di compost, letame e paglia, preparato con fermentazione e pastorizzazione. Dopo aver inoculato il micelio, bisogna controllare umidità e temperatura per ottenere una buona crescita. Il bello è che il substrato esaurito si può riutilizzare come fertilizzante, rendendo tutto super ecologico! Serve un po’ di attenzione nella gestione, ma il risultato è un raccolto di altissima qualità.
Gestione ambientale e fasi di crescita
La coltivazione dei funghi ha un processo preciso da seguire, che parte dalla inoculazione e incubazione del micelio nei substrati sterilizzati. Praticamente, si “semina” il micelio in materiali puliti e si lascia crescere in ambienti con alta umidità e temperatura controllata.
L’ideale è mantenere l’umidità sopra l’80% e una temperatura tra i 18 e i 24°C, con una buona ventilazione per evitare muffe indesiderate. Serve anche un monitoraggio costante per individuare subito eventuali contaminazioni, come batteri o funghi rivali, e rimuoverli prima che compromettano tutto.
La scelta del tipo di fungo dipende dall’esperienza e dagli obiettivi di chi coltiva.
I funghi ostrica e champignon sono perfetti per i principianti perché resistono bene e crescono su substrati semplici, tipo paglia o fondi di caffè. C’è poi la possibilità di adottare la fungicoltura circolare, che ricicla materiali di scarto agricoli e domestici, riducendo l’impatto ambientale.
Un altro grande vantaggio è l’ottimizzazione degli spazi, perché i funghi si possono coltivare anche in ambienti piccoli come cantine e balconi, usando sacchi o contenitori impilabili. Una soluzione perfetta per chi vive in città ma vuole comunque cimentarsi nella coltivazione!
Play for the planet!