Dal 3 luglio 2024, in Europa, i tappi delle bottiglie di plastica sono diventati inseparabili dalle loro bottiglie. Ora, bere da una bottiglia con il tappo attaccato potrebbe sembrare un nuovo sport olimpico, ma è tutto per una buona causa: mantenere le spiagge pulite e gli oceani più felici!
L’impatto dei tappi delle bottiglie di plastica sull’ambiente e sulla biodiversità è significativo e preoccupante.
Questi piccoli oggetti possono finire negli ecosistemi terrestri e marini, causando danni a lungo termine.
I tappi sono infatti tra i primi cinque oggetti più trovati durante le operazioni di pulizia delle spiagge.
Questi componenti in PET contribuiscono all’inquinamento visivo ed impiegano centinaia di anni per decomporsi, durante i quali rilasciano microplastiche.
Gli animali, sia terrestri che marini, possono ingerire i tappi, scambiandoli per cibo, il che può portare a soffocamento, ostruzione dell’apparato digerente ed esposizione a sostanze tossiche.
Per contrastare questo problema, l’Unione Europea ha adottato misure come l’obbligo dei tappi attaccati alle bottiglie.
La nuova normativa è parte della più ampia direttiva sulla plastica monouso (SUP) adottata nel 2019, che ha già vietato la vendita di prodotti in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e cotton fioc.
È fondamentale che le politiche ambientali siano accompagnate da un cambiamento nel comportamento dei consumatori e dalle pratiche industriali.
Il riciclaggio e il corretto smaltimento dei tappi di plastica sono passi cruciali per mitigare l’impatto negativo sulla flora e sulla fauna.
L’industria ha avuto tempo di prepararsi a questa transizione, e in molti paesi dell’UE, inclusa l’Italia, le bottiglie con tappi attaccati sono già in commercio da tempo.
L’obiettivo è incoraggiare il corretto smaltimento di tappi e bottiglie insieme, facilitando la raccolta differenziata e riducendo la dispersione di plastica nell’ambiente.
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