Le fiamme hanno bruciato decine di migliaia tra case, edifici e altre strutture, distruggendo vite e ville multimilionarie di superstar del grande schermo. L’area bruciata è più o meno la dimensione di San Francisco, con effetti devastanti non solo sull’ambiente, ma anche sulla salute umana.
- Emergenza incendi in California
- Contributi al propagarsi degli incendi
- Impatti sulla salute
- Gestione del territorio e misure preventive
Emergenza incendi in California
Gli incendi che hanno devastato il sud della California, in particolare attorno a Los Angeles, rappresentano una delle emergenze più gravi degli ultimi anni.
Oltre centinaia di migliaia di persone sono state evacuate e almeno una ventina di decessi sono stati confermati. Le perdite economiche raggiungono le centinaia di miliardi di dollari.
Le fiamme hanno bruciato decine di migliaia tra case, edifici e altre strutture, distruggendo molte ville multimilionarie di superstar del grande schermo.
Il fuoco ha addirittura lambito l’iconica scritta Hollywood e devastato il Sunset Boulevard.
Alcuni degli edifici sopravvissuti agli incendi sono quelli costruiti con materiali ignifughi, come legno trattato e tetti in metallo.
L’area bruciata è più di un centinaio di chilometri quadrati, più o meno la dimensione di San Francisco. Tutte le scuole del distretto scolastico di Los Angeles, sono state chiuse a causa del denso fumo e della cenere sulla città.
Le autorità locali hanno addirittura adottato un coprifuoco notturno per rafforzare le misure di sicurezza.
Contributi al propagarsi degli incendi
Whisker Lab, una società che raccoglie dati da sensori sulle griglie delle forniture energetiche, attribuiscono l’innesco a problemi nella rete elettrica.
Nonostante la stagione invernale, diversi fattori climatici e ambientali hanno contribuito al propagarsi dei focolai.
Tra questi, i venti di Santa Ana, chiamati anche “alito del diavolo” o “vento rosso” che soffiano con forza, e la siccità prolungata che ha reso la vegetazione estremamente infiammabile.
Questi venti, spiranti con forza di burrasca, trasportano tizzoni ardenti da un quartiere all’altro. Il riscaldamento globale poi, gioca un ruolo significativo, aumentando la frequenza e l’intensità degli incendi in generale, complici le temperature elevate, anche in inverno.
L’espansione urbana in aree a rischio ha aumentato la probabilità di incendi e reso più difficile il loro controllo.
L’uso massiccio di acqua per spegnere le fiamme ha prosciugato la rete idrica, non progettata per emergenze di questa portata.
La pressione idrica è calata, rendendo gli idranti meno efficaci e vulnerabili alla contaminazione; la mancanza di elettricità ha impedito il rapido reintegro dell’acqua nei serbatoi.
Inoltre, le numerose piscine in California (se ne stimano 1,3 milioni), e lo stile di vita degli abitanti contribuiscono al depauperamento delle risorse idriche.
Impatti sulla salute
Gli incendi hanno effetti devastanti non solo sull’ambiente, ma anche sulla salute umana. Le nubi tossiche prodotte dalle fiamme causano problemi respiratori e altre malattie.
Il fumo degli incendi infatti contiene particelle fini e gas tossici come il monossido di carbonio e il biossido di azoto, che irritano le vie respiratorie, causando tosse, respiro sibilante e difficoltà respiratorie.
L’esposizione prolungata al fumo aumenta il rischio di infarti e ictus, poiché le particelle fini possono entrare nel flusso sanguigno e causare infiammazioni e danni ai vasi sanguigni. Il fumo e le ceneri possono irritare occhi e pelle, causando arrossamenti, lacrimazione e bruciore.
Anche la salute mentale non è da trascurare, specialmente per chi ha perso la casa o ha subito danni significativi.
Gestione del territorio e misure preventive
La gestione del territorio è fondamentale per prevenire le combustioni in campo aperto e mitigare gli effetti.
Nei contesti forestali, dove solitamente si innescano gli incendi più rilevanti, la creazione di viali tagliafuoco e l’implementazione di interventi di selvicoltura preventiva, come il fuoco prescritto, riducono la quantità di materiale infiammabile e creano barriere naturali contro la propagazione delle fiamme.
L’uso responsabile della risorsa idrica e del territorio per coltivazioni e allevamento estensivo può avere un effetto regolatore positivo sugli incendi.
Le foreste gestite in modo sostenibile hanno una probabilità significativamente inferiore di essere soggette al fuoco rispetto alle aree non monitorate, grazie anche al diradamento del sottobosco.
Queste strategie, se implementate in modo coordinato e sostenibile, possono concorrere a ridurre il rischio di incendi e a proteggere l’ambiente e le comunità locali.
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