Il 2 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide, un appuntamento importante per sensibilizzare l’opinione pubblica sul loro futuro e sul ruolo fondamentale che questi ecosistemi svolgono per la biodiversità e il benessere umano, tema del 2024.
Quali sono le zone umide?
La Giornata Mondiale delle Zone Umide si celebra il 2 febbraio di ogni anno per ricordare l’adozione della Convenzione internazionale relativa alle zone umide di importanza internazionale, meglio nota come la Convenzione di Ramsar, firmata il 2 febbraio 1971 nell’omonima città iraniana.
Le zone umide sono aree di transizione tra la terra e l’acqua, dove l’acqua è il fattore determinante per l’ambiente e la vita delle specie che vi abitano; sono habitat di una grande varietà di specie animali e vegetali, molte delle quali sono rare o in pericolo di estinzione.
Sono ambienti caratterizzati dalla presenza di acqua, che può essere dolce, salata o salmastra. Possono essere paludi, acquitrini, torbiere, lagune, estuari, mangrovie e molti altri tipi di habitat. Svolgono una serie di funzioni ecologiche fondamentali, come la regolazione del clima, la purificazione dell’acqua, la prevenzione delle inondazioni e la conservazione della biodiversità.
Inoltre, le zone umide sono importanti per la nostra salute e il nostro benessere, poiché forniscono cibo, acqua potabile e materie prime per l’industria.
Tuttavia, abbiamo perso più dell’85% di questi ecosistemi a causa della distruzione e della bonifica.
Queste aree ospitano una grande varietà di animali, tra cui:
- Anfibi, alcune delle specie più comuni includono rane, rospi, salamandre e tritoni.
- Crostacei, che si nutrono di piante e animali acquatici, come gamberi, granchi ed anche aragoste (in aree salmastre).
- Insetti, che in queste zone possono contare su cibo, acqua e luoghi per riprodursi; le specie più comuni includono libellule, farfalle, zanzare e mosche.
- Mammiferi, tra cui castori, visoni, tassi, volpi, cervi e cinghiali; questi si adattano alla vita in acqua o nelle immediate vicinanze, e spesso si nutrono di piante o animali acquatici.
- Pesci, che si nutrono di insetti, larve e altri animali acquatici; si tratta di trote, salmoni, lucci e anguille.
- Uccelli, che vi trovano cibo, acqua e luoghi per nidificare come aironi, anatre, oche, cigni, fenicotteri e cicogne.
Le zone umide e la sostenibilità
Le zone umide sono importanti riserve idriche ed aiutano a difenderci da eventi meteo estremi come alluvioni e siccità. Inoltre, sono fondamentali per la nostra sopravvivenza grazie al loro ruolo di serbatoi di carbonio ed al fatto che:
- contrastano il cambiamento climatico
- incidono positivamente sulla depurazione delle acque
- proteggono da inondazioni
- restituiscono fibre e materiali
- ospitano migliaia di specie ad esse legate.
Le zone umide forniscono i mezzi di sussistenza e prodotti sostenibili a 62 milioni di persone che dipendono direttamente dalla pesca per vivere, nonché il legname per le costruzioni, gli oli vegetali, le piante medicinali, il foraggio per gli animali, e steli e foglie per tessuti.
Per preservare le zone umide, è importante adottare alcune pratiche sostenibili, come la gestione attenta e mirata delle risorse idriche; questa massa di suolo e sostanza organica agisce come spugna naturale, assorbendo e trattenendo l’acqua durante le piogge intense per poi rilasciarla gradualmente nel terreno sottostante e nei corpi idrici. circostanti.
La ricerca può aiutare a comprendere meglio le zone umide e le minacce a cui sono sottoposte; è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle zone umide e sui loro benefici per l’ambiente e la biodiversità. Il turismo sostenibile di fatto può essere un’opportunità per valorizzare le zone umide e promuovere la loro conservazione, attraverso la creazione di percorsi naturalistici, la promozione di attività all’aria aperta e la valorizzazione della cultura locale.
Il futuro tra minacce e iniziative
Le attuali minacce per il futuro delle zone umide sono l’urbanizzazione, l’agricoltura intensiva, la costruzione di dighe e sbarramenti, l’inquinamento e il cambiamento climatico. Questi fattori possono alterare gli equilibri ecologici delle zone umide e mettere a rischio la sopravvivenza delle specie che vi abitano.
La protezione a livello globale richiede una serie di misure strategiche e coordinate; è importante che tutti gli stakeholders collaborino per preservare le zone umide e promuovere la loro conservazione.
Le autorità locali possono adottare politiche e strumenti per la protezione delle zone umide, come la creazione di aree protette e la promozione di pratiche agricole sostenibili.
Le organizzazioni ambientaliste possono sensibilizzare l’opinione pubblica sulla rilevanza delle zone umide ed incentivare pratiche sostenibili.
Le comunità possono partecipare attivamente alla gestione delle medesime e promuovere il turismo sostenibile.
Anche per il 2024, in occasione di questa ricorrenza, sono in programma numerose iniziative in tutto il mondo, promosse da associazioni, enti pubblici e privati. Amando le zone umide e contribuendo alla loro protezione possiamo aiutare a garantire la sopravvivenza futura di questi ecosistemi unici e fondamentali.
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