Viaggiare sostenibile: impatto del turismo e l’ecoturismo

Oggetti di ripresa multimediale appoggiati su una mappa insieme ad un cappello e un taccuino che rappresentano il turismo e il suo impatto ambientale

Viaggiare è una delle esperienze più arricchenti che possiamo fare nella vita, ma anche una delle più impattanti sull’ambiente e sulle comunità locali. Come conciliare la passione per il viaggio con la responsabilità verso il pianeta e le persone? La risposta è il turismo sostenibile o ecoturismo, un modo di viaggiare che cerca di minimizzare l’impatto negativo e massimizzare i benefici positivi degli spostamenti.

Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), nel 2019 il turismo rappresentava la terza industria per esportazioni al mondo, con circa 1.450 milioni di arrivi di turisti internazionali, di cui quasi la metà diretti verso l’Europa. 

Si stima che il turismo in tutti i suoi aspetti produca circa l’8% delle emissioni di CO2 a livello globale, e che queste siano destinate ad aumentare del 4% ogni anno.

L’elemento più emissivo è quello dei trasporti, che producono circa il 49% delle emissioni di CO2 totali.

I mezzi che inquinano di più sono gli aerei, seguiti da automobili e moto; i meno impattanti sono autobus turistici, treni e traghetti. 

Poi vi sono i processi di costruzione e gli impatti delle strutture ricettive per i quali i consumi più significativi derivano dall’uso di fonti energetiche non rinnovabili.

Il servizio che consuma maggiore energia è sicuramente l’aria condizionata, seguita da consumi di elettricità generici, i servizi della cucina e di illuminazione. 

Una soluzione potrebbero essere le fonti rinnovabili, che permettono una maggiore autosufficienza ed efficienza dell’immobile, oltre che limitare di molto le emissioni di CO2. 

Da non sottostimare i consumi indiretti come la costruzione di nuove strutture, parcheggi e strade, che toglie la possibilità alla superficie di terreno occupata di essere ricoperta da alberi e vegetali, impedendole così di assorbire CO2 ed acqua.

L’antropizzazione eccessiva del territorio, con nuove infrastrutture ricettive, altera gli equilibri ecologici, riducendo gli spazi naturali e compromettendo il patrimonio storico-artistico.

E poi c’è il problema dello spreco di cibo, spesso incoraggiato dalle formule all you can eat, che lascia poco spazio al consumo responsabile e consapevole.

Tutti questi effetti possono gradualmente distruggere le risorse ambientali su cui il turismo stesso dipende, creando così un circolo vizioso.

Il “viaggiare sostenibile”, o ecoturismo è una forma di turismo che si basa sul rispetto e sulla valorizzazione della natura e delle culture locali; ha lo scopo di minimizzare l’impatto ambientale e sociale, promuovere la conservazione delle aree naturali e il benessere delle comunità locali, e offrire esperienze educative e gratificanti ai visitatori. 

Viaggiare in modo sostenibile significa informarsi sulle caratteristiche e le problematiche della destinazione che si vuole visitare, rispettare la cultura e le tradizioni locali, proteggere la biodiversità e le risorse naturali, ridurre il consumo di energia e di acqua, evitare lo spreco e la produzione di rifiuti. 

Questo tipo di soggiorno favorisce la conservazione e il recupero del patrimonio naturale e culturale, la valorizzazione delle identità e delle diversità, la creazione di opportunità di lavoro e di reddito.

Le sfide dell’ecoturismo sono invece legate al costo e alla disponibilità di opzioni sostenibili, che spesso sono più care o meno accessibili rispetto a quelle tradizionali. Inoltre, il turismo sostenibile richiede una maggiore pianificazione e preparazione del viaggio, così come una maggiore flessibilità e adattabilità durante il viaggio.

Le tendenze nei viaggi sostenibili sono in crescita, grazie alla consapevolezza dei viaggiatori e alla crescente offerta di operatori e destinazioni sostenibili.

Altre tendenze sono il turismo solidale, che si basa sullo scambio e sulla cooperazione tra i viaggiatori e le comunità ospitanti, il turismo slow, che privilegia la qualità alla quantità del viaggio, il turismo esperienziale, che coinvolge i viaggiatori in attività immersive ed emozionanti. 

Esistono poi siti web, blog e guide di viaggio che offrono informazioni, consigli e suggerimenti su come viaggiare in modo sostenibile, sulla filosofia dell’ecoturismo, sulle destinazioni e gli operatori più virtuosi.

Chi è il tipico viaggiatore sostenibile? Si tratta di una persona che cerca di ridurre al minimo l’impatto ambientale e sociale dei suoi spostamenti, scegliendo destinazioni, mezzi di trasporto, alloggi e attività che rispettino i principi della sostenibilità.

Egli non è solo un turista, ma un cittadino del mondo che vuole lasciare un segno positivo sul pianeta, è consapevole delle conseguenze delle sue scelte e cerca di contribuire al benessere delle comunità locali e alla conservazione della natura. 

Ma come organizzare viaggi sostenibili? Tenendo conto di alcuni aspetti importanti, come:

  • La scelta del mezzo di trasporto: se possibile, evitiamo l’aereo e l’auto, ma preferiamo il treno, il bus o la bicicletta, che hanno un impatto ambientale minore; se dobbiamo usare l’aereo, possiamo compensare le emissioni di CO2 con progetti di riforestazione o di energia rinnovabile.
  • La scelta dell’alloggio: cerchiamo di soggiornare in strutture ecosostenibili, che usano fonti di energia rinnovabile, che risparmiano acqua ed elettricità, che gestiscono correttamente i rifiuti e che rispettano i diritti dei lavoratori.
  • Il rispetto della cultura e delle tradizioni locali: informiamoci prima di partire sulle norme di comportamento, sulle usanze religiose, sulle abitudini alimentari del luogo che visitiamo, non incrementiamo il mercato legato allo sfruttamento degli animali selvatici del luogo, non compriamo souvenir che possano danneggiare il patrimonio culturale o naturale.
  • Il sostegno dell’economia locale: acquistiamo prodotti tipici e artigianali, ed evitiamo le catene internazionali.
  • La riduzione dei rifiuti: portiamo con noi una borraccia riutilizzabile, una borsa di stoffa, un kit da viaggio con prodotti ecologici; non usiamo prodotti usa e getta, e separiamo correttamente i rifiuti come previsto dal comune di riferimento.

Anche gli enti e i territori possono fare molto per ridurre l’impatto del turismo, sia dal punto di vista ambientale che sociale, tramite:

  • La creazione e promozione di itinerari turistici che valorizzano le bellezze naturali e culturali del territorio, senza alterarne l’equilibrio e la biodiversità.
  • L’adozione di criteri di sostenibilità nella gestione delle strutture ricettive e delle attività turistiche, come il risparmio energetico, il riciclo dei rifiuti, l’uso di prodotti ecologici, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la partecipazione alla vita sociale della comunità ospitante.
  • La sensibilizzazione e coinvolgimento dei turisti nel rispetto dell’ambiente e della cultura locale, fornendo loro informazioni, consigli e buone pratiche. Si possono organizzare laboratori, visite guidate ed incontri con le popolazioni locali.
  • Ottenendo certificazioni di sostenibilità che attestino la qualità e la responsabilità delle strutture ricettive e delle attività turistiche. Ciò può favorire competitività e reputazione degli enti e dei territori. 

Il turismo di prossimità offre diversi vantaggi, sia per i viaggiatori che per le imprese locali; per i viaggiatori significa ridurre i costi e i tempi di trasporto, evitare le code e gli affollamenti, scoprire le bellezze nascoste del proprio territorio, magari con l’aiuto di una guida esperta. Per le imprese locali, significa avere una clientela più fidelizzata e più sensibile ai valori della sostenibilità e della qualità.

Inoltre, il turismo di prossimità favorisce la valorizzazione delle risorse culturali, naturali e gastronomiche del luogo, contribuendo a preservarle e a promuoverle.

Viaggiare in modo sostenibile significa non solo ridurre l’impatto negativo, ma anche aumentare il beneficio positivo dei nostri spostamenti, e vivere un’esperienza più ricca, più autentica e più significativa, preservando l’ambiente.

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