Che aria tira in città?

Aria inquinata circonda e sovrasta la città; in primo piano un ragazzo che indossa una mascherina anti-smog

Immagina di aprire la finestra e, invece di essere accolto da un’ondata di smog, ti trovi davanti un’orchestra di uccelli che cinguettano l’inno alla purezza dell’aria. L’aria pulita è come una rara specie di unicorno in alcune città: tutti ne parlano, ma vederla è un’altra storia!

La Giornata Mondiale dell’Aria Pulita, celebrata ogni anno il 7 settembre, è un’iniziativa globale che mira a sensibilizzare sull’importanza di un’atmosfera pulita

Le principali fonti di inquinamento dell’aria possono essere suddivise in naturali e antropogeniche. 

Tra le naturali troviamo i gas emessi dai processi biologici degli esseri viventi, come l’anidride carbonica dalla respirazione umana o il metano dalla digestione dei bovini, e fenomeni come le eruzioni vulcaniche che rilasciano gas tossici e ceneri nell’atmosfera. 

D’altra parte, le fonti antropogeniche, ovvero quelle causate dall’attività umana, hanno un impatto significativo sull’inquinamento atmosferico. 

La combustione di combustibili fossili, sia per la produzione di energia che per i trasporti, è una delle maggiori fonti di inquinanti come il biossido di zolfo e gli ossidi di azoto, che contribuiscono alla formazione di piogge acide e smog fotochimico

Anche l’industria, con i suoi processi produttivi che spesso implicano l’uso di combustibili fossili, emette sostanze nocive. 

Il riscaldamento domestico e commerciale, soprattutto quando basato sulla combustione di biomasse o carbone, rilascia particolato e gas che peggiorano la qualità dell’aria. 

L’agricoltura, con l’uso di fertilizzanti e pesticidi, e l’allevamento, attraverso la produzione di metano, sono ulteriori fonti di inquinanti atmosferici. 

Infine, i rifiuti, specialmente quando non gestiti correttamente, possono generare metano e altri gas nocivi, e contribuire alla creazione di particolato secondario.

L’Unione Europea è attenta al tema con l’European Green Deal, che include una revisione delle normative sulla qualità dell’aria per allinearle con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. 

L’attenzione è alta pure sui temi correlati alle energie rinnovabili e all’efficienza energetica, con direttive e proposte. 

Anche il sistema di scambio di quote di Emissione (ETS) punta ad incentivare le riduzione delle emissioni in atmosfera attraverso un commercio di quote di immissione, in un vero e proprio mercato europeo.

In Italia, nonostante alcune difficoltà nel rispettare i limiti d’inquinamento stabiliti dall’UE, sono state adottate misure per ridurre le emissioni; il paese infatti riceverà 42,7 miliardi di euro dall’UE per promuovere la crescita sostenibile, l’occupazione e la modernizzazione.

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) prevede una serie di misure per ridurre le emissioni di CO2, aumentare l’uso di energie rinnovabili e migliorare l’efficienza energetica.  I suoi obiettivi sono ambiziosi, dalla decarbonizzazione dei trasporti, allo sviluppo dell’idrogeno verde, dalla ristrutturazione degli edifici, all’uso di tecnologie all’avanguardia per sostenibilità ed impatti.

La qualità dell’aria è una questione di salute pubblica che riguarda tutti noi. 

È vero che i cittadini hanno il diritto di respirare aria pulita e che a livello mondiale non è abbastanza ciò che si sta facendo per migliorarla.

Evitare l’esposizione durante i picchi di inquinamento e utilizzare purificatori d’aria domestici sono pratiche che possono risultare utili, così come l’adozione di una dieta ricca di antiossidanti per rafforzare il sistema immunitario, ma sono solo soluzioni tampone. 

Sostenere politiche ambientali sostenibili ed attivarsi in iniziative di forestazione urbana può avere un impatto significativo sulle nostre città, in termini ambientali ma anche di coesione sociale e di cura degli spazi ‘di tutti’. 

L’adozione di comportamenti sostenibili, come l’utilizzo di mezzi di trasporto ecologici, non solo migliora la nostra salute, ma contribuisce anche a snellire il traffico cittadino, con un grande guadagno in termine di tempo, di inquinamento acustico e di manutenzione delle strade. 

Queste iniziative rappresentano passi importanti verso un futuro più sostenibile e un’aria più pulita. 

Tuttavia, è essenziale che gli Stati siano reattivi nell’implementare e rafforzare le politiche ambientali, e che noi cittadini assumiamo la responsabilità di sostenere e adottare pratiche sostenibili, cambiando ragionevolmente il nostro modo di vivere e di spostarci su questo pianeta.

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